La Basilicata fu una terra abitata in origine dall’antico popolo italico, gli Enotri, nell’VIII sec. a.C. Colonizzata, in primo luogo, dai Greci, successivamente vi si stanziarono il popolo dei Lucani, che diede il nome all’intera area.
Il popolo dei Lucani costruì uno stato molto forte, che riuscì a espandersi fino a scontrarsi con la Lega dei cosiddetti italioti di Sibari, sconfitti nel 390-389 a.C. Dopo le lunghe lotte che caratterizzarono i conflitti del 298, i Lucani si allearono con i Romani e quando avvenne la discesa di Pirro e Annibale, tradirono il popolo romano durante le Guerre Puniche. Colpiti poi dalle pestilenze e dalla malaria, il popolo dei Lucani vide la sua regione pian piano degradarsi, fino a quando l’imperatore Augusto, riacquisendola, la rinominò Bruzio. Il termine Lucania venne riconsiderato successivamente tra gli anni del 1932 e il 1945, per ridefinire la regione amministrativa che avrebbe poi portato il nome Basilicata.
I Lucani erano un popolo che da sempre si era contraddistinto per le sue capacità organizzative, stabilendosi in comunità totalmente indipendenti e pronte a riunirsi al comando di un solo capo – qualora fossero subentrate occasioni di pericolo – e furono un popolo fiero e battagliero capace di strappare via colonie e roccaforti ai greci, come la cosiddetta Potentia (ora Potenza), sapendone assorbire anche la cultura e la civiltà.
Rispetto alla breve storia narrata precedentemente, la Basilicata viene chiamata Lucania anche per altre ragioni, tra cui quella che rimanda al fatto che il termine Lucania deriva dal latino ‘lucus’, cioè bosco sacro, ed essendo la regione una terra ricca di boschi, potrebbe aver preso tale denominazione da questa particolarità.
Inoltre, il termine Lucania deriva sia da ‘lyki’, ovvero popolo proveniente dall’Anatolia, che da ‘lux’, in quanto terra raggiunta da un popolo di matrice guerriera che seguiva costantemente la luce del sole.
Per quanto riguarda il termine Basilicata, invece, bisogna tornare indietro fino al 1175, dove all’interno di un documento compare il termine greco ‘basiliskos’, ovvero il nome con cui erano chiamati gli amministratori bizantini di questa regione.
La Basilicata è quella regione che rappresenta l’incontro fra natura e arte, dove i musei archeologici riecheggiano l’antico passato che risuona in questa fantastica terra considerata il cuore della cosiddetta Magna Grecia.
Tra le varie pitture rupestri, i parchi e i musei archeologici, i diversi set cinematografici e gli elementi di arte contemporanea, in Basilicata si incontra l’anima autentica del territorio. I siti di Metaponto e Policoro sono le mete ideali per qualsiasi viaggiatore alla ricerca di scoperte continue.
In Basilicata è possibile visitare numerosi musei archeologici, custodi di segni e simboli delle primissime tracce degli insediamenti umani, già a partire dal Paleolitico fino ad arrivare al dominio romano.
In questa regione si può percorrere un viaggio senza tempo immersi nell’archeologia. Siete pronti a conoscere le caratteristiche culturali e archeologiche di questa terra? Scopriamole insieme!
La zona di Metaponto rappresenta l’area archeologica più importante della Basilicata. Il famosissimo Parco Archeologico di Metaponto comprende al suo interno il santuario urbano, una buona parte dell’agorà, il grande asse viario nord-sud, nel quale si impostava l’impianto urbano e il quartiere artigianale.
Possiamo, inoltre, trovare delle tracce dei diversi monumenti storici che hanno caratterizzato la vita civile e religiosa della colonia, in particolare dal periodo che vede la sua fondazione fino alla conquista romana avvenuta nel III sec. a.C.
Nel Parco archeologico possiamo visitare i resti dell’antica Metaponto: la città nasce nel VII sec. a.C. in una pianura molto fertile che si trovava alla foce del fiume Basento, il suo nome deriva molto probabilmente da un glorioso eroe locale Metabos.
Sul lato opposto della moderna strada che conduce al Parco archeologico, proprio a ridosso della linea ferroviaria, ha origine l’area del castrum, realizzata tra l’agorà e la linea delle mura orientali, ciò probabilmente serviva per ospitare la caserma militare romana durante le famose vicende belliche che caratterizzarono il III sec. a.C., poco prima della sconfitta in maniera definitiva a opera dell’esercito cartaginese guidato dal condottiero Annibale.
La Basilicata rappresenta una regione che ha davvero tanto da poter offrire ai propri ospiti. Questo bellissimo lembo di terra italiano, caratterizzato dal passato che affonda le sue radici in epoche preistoriche, spettacoli naturali come spiagge bianche e un meraviglioso mare turchese, con borghi scavati nelle rocce e castelli che si trovano arroccati in cima a silenziose montagne, tutto questo fa della regione una terra dalla natura incontaminata.
I fantastici parchi naturali presenti in Basilicata rientrano tra i punti di forza del variopinto paesaggio territoriale. Caratterizzata da numerose aree protette, prati e campi assolati, incantevoli calanchi e grandissime dighe, tra i vari parchi naturali in Basilicata distinguiamo ben due parchi nazionali: il versante lucano del Parco del Pollino, che con i suoi 192.000 ettari, si divide tra Basilicata e Calabria, è il parco più esteso d’Italia.
Il secondo parco nazionale, poi, è il Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, la più giovane delle aree protette della Basilicata, istituita infatti nel 2007. Ciò che rende questo paesaggio così affascinante e suggestivo, è la sua immensa estensione lungo gran parte dell’Appennino Lucano e l’articolato susseguirsi di vette che si protraggono da quelle dei monti Volturino e Pierfaone, fino al massiccio del Sirino, includendo la Val d’Agri. Ma non è finita qui!
Oltre ai due parchi nazionali, abbiamo tre bellissimi parchi regionali: il Parco Naturale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, il grandioso Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano e il famosissimo Parco del Vulture. Tutti questi paesaggi sono unici nelle loro caratteristiche e fanno della Basilicata la regione adatta a tutti e a qualsiasi esigenza!
Il borgo Monticchio, una piccola frazione in provincia di Potenza, è famoso per i suoi laghi verdi, il bellissimo parco che rappresenta l’habitat naturale di una farfalla molto rara, chiamata Brahmaea europaea. Scoperta da un ricercatore altoatesino nel 1963, si tratta di una farfalla notturna, detta anche falena, e oltre a questo fantastico lepidottero endemico, il parco ospita anche diverse specie di animali tipiche del territorio della Lucania.
Zona tranquilla e rilassante, il borgo Monticchio rappresenta una delle mete turistiche più amate della Basilicata e anche dai lucani stessi che ogni anno vi si recano in cerca di un luogo fresco e tranquillo in cui trascorrere le loro giornate più rilassanti.
I laghi di Monticchio sono famosissimi e rappresentano l’attrattiva principale del luogo, si trovano sulle pendici sud occidentali del Monte Vulture, un antico vulcano. I due laghi sono il lago Piccolo e il lago Grande, caratterizzati dal colore verde, con diverse bellissime sfumature. Sapevate che la sorgente subacquea del lago Piccolo, attraverso un piccolo ruscello, alimenta il lago Grande? Piuttosto affascinante, non credete?
In questa zona è possibile affittare anche dei pedalò per scoprire il lago, il divertimento è super assicurato! Che aspetti? Prenota ora il tuo soggiorno e viene a visitare la bellissima regione Basilicata!
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