Recandovi in viaggio in Basilicata, non potrete non visitare due dei luoghi misteriosi d’Italia, il paese fantasma di Craco e la famosa Chiesa incompiuta di Venosa. Di certo, vi starete chiedendo di che cosa si tratta? Cosa sono questi luoghi avvolti dal mistero e soprattutto perché?

Il fascino dei luoghi misteriosi

Il nostro Paese è pieno di luoghi misteriosi, ci sono posti famosi per leggende particolari, per storie curiose o per strani avvenimenti successi. Proprio per questo, però, hanno un fascino davvero straordinario, tanto che alcune volte si sceglie di visitare questi luoghi per fare esperienze emozionanti.

La Basilicata è famosa per possedere due tra i più importanti luoghi misteriosi in Italia: il paese fantasma di Craco e la Chiesa incompiuta di Venosa, che si trova nell’omonimo paese nella provincia di Potenza.

Il paese fantasma di Craco

Turisti da varie parti del mondo si recano in Basilicata proprio con l’intenzione di visitare Craco “paese fantasma”, luogo che sconvolge, ma allo stesso affascina. Questo borgo, tanto misterioso quanto spettrale, si trova a circa 50 km da Matera e si eleva su una collina di roccia bianca immerso tra i calanchi, pare essere una sorta di scultura naturale con le caratteristiche case scavate nella pietra, una torre normanna e le stradine distrutte nel centro del paese.

Camminando per Craco vi sembrerà di avvertire le voci dei suoi abitanti, costretti a lasciare il paese per trasferirsi a valle, precisamente a Craco Peschiera, a causa di una frana che negli anni 60 lo ha spopolato ed in seguito, il successivo terremoto del 1980 peggiorò ulteriormente la situazione, facendolo diventare il famoso paese fantasma che oggi attira diversi visitatori. Si, avete capito bene! C’è davvero chi, camminando per la città fantasma, afferma di aver sentito riecheggiare le voci degli abitanti e le campane delle chiese, ormai cadenti e spettrali, suonare.

È proprio per questo alone di mistero che lo avvolge, che Craco è diventato meta ambita dai turisti ed anche richiesto set cinematografico. Infatti, nonostante l’esodo forzato, il paese è rimasto completamente intatto, tanto che il comune, nel 2011, ha deciso di creare un percorso per visite guidate, mettendo in sicurezza le strade di Craco, affinché i turisti possano conoscere questo luogo misterioso in sicurezza, addentrandosi nella città fino al centro storico per raggiungere la vecchia piazza principale.

Il centro storico sorge in una zona collinare, a metà strada tra le montagne ed il mare, in un territorio che si presenta particolarmente vario soprattutto per la presenza dei calanchi, solchi profondi scavati nel terreno dall’acqua piovana, discendente a valle. Questa città fantasma ha fatto da set a molti film di fama internazionale, uno tra questi è la Passione di Cristo con Mel Gibson, infatti proprio nel borgo è girata la scena dell’impiccagione di Giuda.

I turisti che vorranno visitare Craco in autonomia potranno vedere il paese soltanto da dietro una transenna, mentre se davvero avete intenzione di approfondire la conoscenza del luogo, vi consigliamo di seguire il tour organizzato, accompagnati da una guida esperta, che facendovi prendere tutte le accortezze, firmando una liberatoria ed indossando un caschetto di protezione vi accompagnerà in giro per il paese fantasma.

Craco è un patrimonio della Basilicata che, anche se abbandonato, merita di essere visitato e preservato tra i luoghi misteriosi d’Italia.

La Chiesa incompiuta di Venosa

Tra i luoghi misteriosi d’Italia rientra anche la Chiesa incompiuta di Venosa, il sito monumentale più importante del paese. Si tratta di una grande abbazia, in cui si possono riscontrare vari stili architettonici come romano, longobardo e normanno. Già l’ingresso della chiesa vecchia è avvolto dal mistero, con due sculture di leoni più quattro sporgenze che corrispondono alle varie facciate che si sono sovrapposte nei secoli.

Questa antica struttura è composta da una chiesa vecchia, un battistero ed una chiesa nuova rimasta incompiuta, tutti insieme compongono il Complesso della Santissima Trinità. I benedettini sovvenzionarono i lavori della chiesa nuova, ma furono costretti a lasciare Venosa, perché Papa Bonifacio VIII aveva soppresso il loro monastero. In seguito, la realizzazione del nuovo monastero fu affidata ai Cavalieri dell’Ordine dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, che non riuscirono a portarlo a termine. L’ingresso è a forma di arco circolare con in cima una lunetta dove vi è un’iscrizione nella quale si chiede a Dio di proteggere il tempio e i monaci. Entrando è possibile osservare opere appartenenti all’anfiteatro romano e vari bassorilievi dell’iconografia longobarda.

L’incompiuta di Venosa dimostra che quando si costruiva una chiesa nuova si lasciava in piedi quella vecchia, finché la nuova non veniva completata e poteva accogliere le celebrazioni. I ruderi dell’incompiuta, che rendono l’atmosfera particolarmente misteriosa, sono ben visibili dalle campagne di Venosa ed hanno un notevole valore sia architettonico che storico, per questo è consigliato visitarli se vi trovate in Basilicata.

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