Matera, la città dei sassi, divenuta Patrimonio dell’UNESCO nel 1993 e che vanta anche il riconoscimento di Città della Cultura dal 2019, è stata costruita interamente sui sassi, nelle cavità delle rocce e tra le pietre.
Ancora oggi conserva la distinzione dei rioni in Barisano e Caveoso, che sono i suoi importanti Sassi, mentre nel suo centro storico, dal 1200 sorge la Cattedrale di Maria Santissima della Bruna e di Sant’Eustacchio.
La tradizione popolare Materana tramanda varie storie e leggende sulla Festa della Madonna della Bruna. La prima è che una ragazza sconosciuta sia apparsa ad un contadino con un carretto che tornava in città e gli abbia chiesto un passaggio fino a Matera, vicino alla chiesa di Piccianello. Improvvisamente, la ragazza si trasformò in statua e disse all’uomo: “ogni anno voglio entrare nella mia città su un carro così addobbato”.
La seconda leggenda riguarda la motivazione per cui ogni anno il carro viene distrutto e saccheggiato, simboleggerebbe l’assalto dei Saraceni. I Materani per impedire che le immagini sacre finissero nelle mani dei loro aggressori distruggevano il carro, per evitare che venisse saccheggiato, questo evento viene chiamato “strazzo”.
La terza leggenda riguarderebbe il Conte Tramontana che, per accattivarsi le simpatie dei Materani, promise un carro sempre più bello ogni anno per la festa delle Patrona, ma siccome i Materani non avevano fiducia in lui, decisero di distruggere il carro per costringerlo a rispettare la promessa fatta.
Pensavate che fosse finita qua? Un’altra leggenda riguarderebbe l’effige della madonna, che venne trovata da alcuni pastori sotto un albero. I Materani pensavano che il nome Bruna derivasse dal colore scuro della pelle della Madonna ma, a seguito del restauro, ci si accorse che la pelle opaca non era altro che dovuta alle candele che venivano accese davanti all’immagine sacra.
Alcuni storici sostengono che il nome Bruna sia stato scelto perché significa corazza, come ad ergere la Madonna a difensore della città. Mentre, per altri ancora, Bruna sarebbe il diminutivo di Hebron, città dove la Madonna andò a fare visita alla cugina Elisabetta e da qui il nome meno usato di “Visitazione”. La tesi più accreditata è che il nome Bruna venne scelto da Urbano VI nel momento in cui istituì la sua festa nel 1389.
E voi, quale leggenda pensate si addica di più alla misteriosa Madonna della Bruna?
Per i Materani i patroni della città sono in ordine di “importanza”: la Madonna della Bruna e Sant’Eustacchio. Entrambi sono molto venerati dagli abitanti di Matera e vengono festeggiati il 2 luglio e il 20 settembre, con due percorsi completamente diversi tra loro.
Sant’Eustacchio viene festeggiato con i classici riti religiosi: messa e processione tra le vie della città, invece, per la Madonna delle Bruna, la tradizione è completamente diversa e singolare. I festeggiamenti iniziano molto prima e culminano con una grande festa il 2 luglio.
Come precedentemente affermato, la Festa della Madonna della Bruna culmina il 2 luglio, giorno che viene definito dai Materani il giorno più lungo o Capodanno materano. I festeggiamenti cominciano all’alba e continuano fino a notte fonda alternando rituali religiosi a quelli pagani.
La Madonna della Bruna prima viene portata in spalla in processione e poi viene collocata sul carro trainato dai muli, più docili rispetto ai cavalli per stare in mezzo alla folla. Questo carro farà poi tre giri di piazza Duomo – come simbolo di buon auspicio – perché simboleggiano la presa di possesso della Città da parte della Madonna. Successivamente la statua viene uscita dal carro per riportarla in Cattedrale, mentre il carro procede verso piazza Vittorio Veneto per essere distrutto.
Il carro di cartapesta viene scortato, per tutta la processione, dai Cavalieri della Bruna e anche dalle forze dell’ordine, che garantiscono che non venga toccato nel rispetto della tradizione, finché non arrivi nella piazza. Il momento importante della festa è chiamato “strazzo”, avviene in Piazza Vittorio Veneto e consiste nella distruzione del carro, con cui la Madonna viene portata in giro per la città, ad opera degli stessi Materani. Questo evento dura da più di 600 anni ed è il momento culminante della festa, a volte anche violento, ma sicuramente spettacolare per chi vi assiste.
Sul carro della Bruna vengono raffigurate scene del vangelo, frutto di lavoro di mesi dei Maestri Cartapestai Materani. La folla aspetta con ansia il suo arrivo nella piazza per poterlo assaltare, ognuno vuole assicurarsi un pezzetto del carro.
Quando si sente il rumore delle ruote sull’asfalto e i campanelli dei muli che lo trascinano l’adrenalina sale: il tempo scorre e sono già le 22:30, l’orario in cui il carro può essere assaltato e distrutto come la tradizione vuole. Le persone accorse in piazza fanno a gara per accaparrarsi un puttino, una statuetta o anche solo un pezzetto qualsiasi del carro, in quanto è un simbolo di buon augurio.
Chi partecipa alla festa vede letteralmente sparire sotto i propri occhi l’intero carro, frutto dell’estenuante lavoro dei Maestri Cartapestai. Il tutto culmina al belvedere di Murgia Timone con uno spettacolo pirotecnico, che si svolge verso la mezzanotte.
Matera è una città che merita di essere visitata durante tutto l’anno, ma se volete un consiglio, visitatela intorno al 2 luglio, proprio nel periodo in cui potrete assistere alla Festa della Madonna della Bruna: è un esperienza adrenalinica che difficilmente dimenticherete. Sarete letteralmente catapultati nel folklore Materano vivendo al meglio questa festa grande!
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